Per la difesa dello Stato
(20 novembre 1926)
Al Senato del
Regno, nella tornata del 20 novembre 1926, venne discussa e approvata
la Legge per la difesa dello Stato, unanimemente richiesta
dall'opinione pubblica, esasperata e allarmata dal succedersi degli
attentati contro il Duce.
Dopo il discorso
di S. E. Rocco, Ministro di Grazia e Giustizia, S. E. il Capo del
Governo fece le seguenti dichiarazioni:
Onorevoli Senatori!
Non dovete rintracciare le origini
primigenie di questa legge nel semplice fatto degli attentati. Debbo
ripetere a questo proposito che gli attentati mi lasciano
perfettamente indifferente; se coloro i quali mi fanno oggetto delle
loro tenaci attenzioni balistiche credono di esercitare su me una
qualsiasi pur vaga e lontana intimidazione si illudono. La cosa è
assolutamente da escludersi ed è totalmente ridicola.
Qualunque cosa accada, resto al mio posto, perché questa è
la mia precisa consegna.
Però, onorevoli Senatori,
se questi episodi lasciano indifferente me, non lasciano indifferente
il popolo italiano.
Dopo ognuno di questi episodi vi
sono state giornate di fiero turbamento nella vita della Nazione e di
profondo disagio spirituale; ed il popolo ha chiesto, attraverso
manifestazioni precise, che si adottino provvedimenti straordinari.
Debbo aggiungere che il tribunale speciale, così viene
chiamato nella legge, sarà composto di persone scelte da me e
assolutamente per ogni verso insospettabili. Questo tribunale non
farà vendette, ma severa giustizia.
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