Primo messaggio al popolo americano
(14 dicembre 1926)
Il 14 dicembre
1926, alle ore 21.30, a Chicago, dalla stazione radiotrasmittente del
giornale americano Chicago Tribune, fu trasmesso il presente
messaggio del Duce agli Americani e agli Italiani residenti in
America. Il messaggio era stato prima inciso in un disco.
Qualche anno dopo,
il 1 gennaio 1931, il Duce lancerà per radio un secondo
messaggio al popolo americano, parlando Egli stesso nella Sala delle
maioliche a Palazzo Venezia.
Con grande soddisfazione colgo
questa occasione per inviare la mia voce alla grande Nazione d'oltre
oceano, ai suoi cittadini, ai suoi laboriosi emigrati italiani.
Io nutro la più cordiale
amicizia per gli Stati Uniti e chiedo che la moderna Italia sia
stretta ad essi da saldi e reali vincoli. Sia per i continui scambi
commerciali, sia per l'afflusso di grandi correnti umane, sia,
infine, per l'innegabile desiderio di conoscerci ed apprezzarci
reciprocamente, intense relazioni si sono stabilite tra i due Paesi e
hanno creato una vicendevole comprensione morale, da cui
naturalmente, una mutua simpatia ha avuto origine.
Le due Nazioni, infatti, hanno
molti punti in comune. L'Italia d'oggi, come l'America, è
sana, semplice e piena di fiducia in se stessa. A ciò deve
essere aggiunta l'attrazione che le due Nazioni esercitano l'una
sull'altra; l'ammirazione americana per la nostra antica civiltà
è sempre viva; l'interesse italiano per la civiltà
americana, è in pieno e potente sviluppo.
Io stesso sono un sincero
ammiratore della civiltà dell'America. Vedo in essa, a
dispetto delle sue origini europee, una nuova forma ricca di potenti
elementi interamente originali.
(segue...)
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