Alle Medaglie d'Oro
(16 dicembre 1926)
Il 16 dicembre
1926, oltre quaranta Medaglie d'Oro furono ricevute dal Duce nel
Palazzo di Montecitorio, e gli presentarono un album contenente le
fotografie di tutte le Medaglie d'Oro viventi. Alle parole di saluto
della Medaglia d'Oro, On. Raffaele Paolucci, il Duce rispose con le
seguenti parole.
Camerati!
Questo vostro raduno, sebbene
improvviso, mi commuove oltremodo. Voi siete veramente il fiore
purpureo della nostra razza, siete la vera aristocrazia della nuova
generazione guerriera che sulla terra, sul mare e nel cielo, ha
compiuto prodigi di eroismo.
Bisogna reagire alla tendenza che
affiora nelle nuove generazioni di obliterare quanto si riferisce al
tormento della guerra e della Vittoria. Bisogna ricordare la passione
dell'intervento, la passione della guerra e la gioia della Vittoria,
dapprima mutilata, poi, sia pure solo moralmente ma completamente
riconsacrata. Voi potete e dovete compiere nel Paese quest'opera di
riaffermazione dello spirito guerriero della nostra gente.
Io vi prego, camerati, di
accogliere l'espressione della mia riconoscenza e della mia fraterna
simpatia.
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