(segue) Il discorso dell'Ascensione
(26 maggio 1927)
[Inizio scritto]

      Devo dire ai podestà d'Italia, da questa tribuna, una parola: adagio con le spese! Io comprendo perfettamente che il primo podestà della serie voglia far qualche cosa per cui si dica: Questo è il colosso, questa è la fontana, la scuola, ecc. Ma, adagio, bisogna che tutto sia adeguato alla politica del Governo, perché altrimenti avremo degli squilibri ed i Comuni andranno ad indebitarsi. Non potranno pagare i debiti e metteranno delle tasse, ricorreranno allo Stato, che metterà delle altre tasse, perché lo Stato fascista non vuole stampare moneta. Adagio anche con le municipalizzazioni. Questo è un residuo del vecchio socialismo amministrativo. Adagio anche con le cerimonie, i banchetti e le manifestazioni possibilmente anche con i discorsi.
      Intanto, con tutta calma, procederemo al riordino delle circoscrizioni municipali: novemila Comuni in Italia sono troppi, vi sono dei Comuni che hanno 200, 300, 400 abitanti. Non possono vivere, devono rassegnarsi a scomparire e fondersi in più grandi centri.
      Un servizio ha dato risultati eccellenti: è il servizio ispettivo. Come voi sapete, vi sono nelle Prefetture dei funzionari che hanno il compito di andare ad ispezionare le gestioni amministrative municipali. Vediamo i risultati: ispezioni che hanno accertato delle irregolarità gravi, le quali hanno portato alla adozione di particolari provvedimenti, 238; ispezioni che hanno rilevato piccole manchevolezze di ordine contabile e senza nessuna conseguenza pratica, 2041; ispezioni che hanno accertato il regolare funzionamento amministrativo, 176. Totale delle ispezioni, 2455. Dal che vedete che il servizio funziona ed è assolutamente necessario.
      Così sarà necessario, ad un certo momento, addivenire alla nomina delle consulte, e questo rientrerà nel piano generale dell'ordinamento corporativo.

(segue...)