(segue) Il discorso dell'Ascensione
(26 maggio 1927)
[Inizio scritto]

      È accaduto che si è devastato qualche studio di avvocato, o qualche biblioteca di professore. Lo deploro. Ma tra il 1789 e il 1793 — badate bene che non voglio fare un ridicolo processo alla Rivoluzione francese, documento soltanto il periodo storico, perché la storia si giustifica sempre in se stessa — ci fu la caccia all'ingegno. Condorcet, nel suo progetto di Costituzione aveva detto che i popoli liberi non conoscono altri meriti di preferenza all'infuori dell'ingegno e della virtù; d'Herbois, uno dei collaboratori di Robespierre, rispondeva che solo gli intriganti parlano ancora di ingegno. Garnier, a Nantes, prometteva di uccidere tutti gli uomini di ingegno. Nei clubs di Parigi si diffidava di chiunque avesse scritto un libro!
      Certo è che, da allora, tutte le opposizioni in Italia sono franate, sono disperse, sono finite: polvere. Un gruppo importante come quello dell'Azione cattolica ha fatto atto di adesione al Regime. Poi c'è stato il movimento dei confederali. Parliamo anche di questo episodio. Si è esagerata la portata di questo fatto. Quando fu pubblicata la circolare a firma Rigola, io pregai i giornali di non stamburarla, di accettarla come un riconoscimento, perché non vogliamo evidentemente impiccare tutti gli uomini al loro passato, perché ci sarebbero troppi uncini in giro. Doveva essere interpretata come un segno dei tempi, come un segno della forza adesiva del Regime. E così è in realtà. Si può dubitare di qualcuno di coloro che stanno attorno a Rigola; ma Rigola è un galantuomo, perlomeno, ed è certamente un uomo d'ingegno e di coltura, e la dichiarazione conteneva cose utili a sapersi, anche dal punto di vista fascista.
      Qui sorge il problema: ma come fate a vivere senza un'opposizione? L'opposizione ci vuole, perché sta bene nel quadro. Noi respingiamo nella maniera più perfetta e sdegnosa questo ordine di ragionamento. L'opposizione non è necessaria al funzionamento di un sano regime politico. L'opposizione è stolta, superflua in un regime totalitario come è il Regime fascista. L'opposizione è utile in tempi facili, di accademia, come accadeva prima della guerra, quando si discuteva alla Camera, se, come e quando si sarebbe realizzato il socialismo, e si fece un contraddittorio, che evidentemente non era serio malgrado gli uomini che vi partecipavano.

(segue...)