(segue) Il discorso dell'Ascensione
(26 maggio 1927)
[Inizio scritto]

      La Circolare ai Prefetti è un documento fondamentale, perché ha stabilito la posizione netta del Partito nel Regime, in maniera che non tollera più equivoci. Dico subito che dai colloqui che ho avuto con ben 90 Prefetti, ho avvertito che solo in una decina di provincie, o signori, la situazione non era chiara, c'era cioè quello che ho chiamato lo slittamento dell'autorità, la mezzadria del potere. Ma in tutte le altre provincie debbo dichiarare solennemente che tutti i Segretari federali erano, come devono essere, degli organi subordinati al capo della provincia. Così come al centro l'on. Turati viene tutte le mattine da me a prendere ordini, altrettanto è logico, e non per semplice analogia formale, che nelle Provincie accada altrettanto. Chiarita così la posizione, ci potranno ancora essere delle frizioni, perché la natura umana non è facilmente addomesticabile; ma queste frizioni diminuiranno e, ad ogni modo, io non darò mai la testa di un Prefetto a nessun Segretario federale, soprattutto se questo Prefetto viene dal Partito nazionale fascista, e se è, come deve essere, un probo funzionario, servitore devoto del Regime.
      Poi, in quella circolare mi occupavo di un altro fenomeno. Ormai questo discorso ha un valore puramente retrospettivo, perché molti di quei fenomeni sono in via di esaurimento o definitivamente scomparsi. Mi occupavo dello squadrismo, che è stato una grande cosa, come strumento dell'attività fascista, ma è semplicemente assurdo, ridicolo e stupido di farne qualche cosa a sé. Lo squadrismo deriva da squadra: così noi potremmo fare anche il battaglionismo ed il reggimentismo. Può una semplice formazione tattica, di battaglia, dare motivo ad un ordine, a qualche cosa? No. E poi, o signori, lo squadrismo va da Torino a Trieste, nella valle padana, nella Toscana e nell'Umbria; più in giù non ce n'è stato, salvo nelle Puglie o in pochi altri centri. Poca roba. Quindi è semplicemente assurdo lo squadrismo fatto in ritardo. I fascisti devono essere tempisti. Io non posso soffrire fisicamente coloro che sono ammalati di nostalgia, che ad ogni minuto traggono dai loro petti sospiri e respiri profondi: «Come erano belli quei tempi!». Tutto ciò è semplicemente idiota! La vita passa, o signori, e continuamente si ha di fronte la realtà vivente. Lo squadrismo, quando porta il grigio-verde è esercito che deve combattere.

(segue...)