(segue) L'Italia nel mondo
(5 giugno 1928)
[Inizio scritto]

      Queste domande, che presentate da noi nel 1924 e nel 1926, non furono accolte, sono quelle stesse che hanno formato oggetto di discussione nelle recenti conversazioni a quattro di Parigi: conversazioni che hanno proceduto calme ed in ambiente di cordialità e di comprensione dei reciproci interessi, e i cui risultati soddisfacenti, nei riguardi dell'accoglimento delle nostre domande, hanno confermato pienamente il successo già in linea di principio ottenutosi con la nostra partecipazione alle riunioni di Parigi, a parità di condizione con le tre Potenze firmatarie della Convenzione del '23.
      L'accoglimento delle nostre richieste (come qui di seguito indicate) costituisce l'esplicito riconoscimento che la qualità di grande Potenza essenzialmente mediterranea conferisce all'Italia il diritto ad una speciale considerazione, tanto nei riguardi della sistemazione, dal punto di vista internazionale, della zona tangerina del Marocco, quanto nei riguardi dell'Amministrazione della zona stessa.
      Il Governo italiano ha domandato la facoltà di destinare presso il suo Consolato a Tangeri un ufficiale, con incarico di informare il R. Governo sull'osservanza degli impegni di ordine militare, contenuti nell'art. 3 della Convenzione relativi al regime di neutralità della zona di Tangeri.
      Tale domanda è stata accolta. (Sono state regolate infatti con piena parità le funzioni degli Ufficiali delle quattro Potenze a Tangeri, i quali verranno incaricati di visite periodiche della zona, essendo concordemente apparso non essere giustificata, per la sorveglianza della demilitarizzazione della zona stessa, la presenza permanente di detti Ufficiali).
      L'Italia ha domandato che le forze navali italiane esercitino congiuntamente alle forze navali britanniche, spagnole e francesi la sorveglianza del contrabbando di armi o munizioni belliche, nelle acque territoriali della zona di Tangeri.

(segue...)