(segue) L'Italia nel mondo
(5 giugno 1928)
[Inizio scritto]
Tale domanda è stata
accettata. (Si è cioè ottenuta la parità con
l'Inghilterra, stabilendosi che le modalità dell'intervento,
nei casi consentiti, delle Marine italiana e britannica saranno
concertate fra le quattro Potenze).
L'Italia ha domandato che
l'Assemblea legislativa internazionale di cui all'art. 34 della
Convenzione comprenda tre membri italiani designati dal R. Consolato
e nomini un Vice Presidente italiano con le medesime funzioni ed i
medesimi diritti dei suoi colleghi.
Anche questa domanda è
stata accolta. La principale funzione dei Vice Presidenti è
quella di assistere il Mendub (Rappresentante del Sultano) nella
Presidenza dell'Assemblea e di supplirlo in caso di assenza od
impedimento.
L'Italia ha domandato che un
amministratore aggiunto di nazionalità italiana sia nominato
nelle stesse condizioni previste dagli articoli 35 e 36 della
Convenzione di Parigi, e più particolarmente incaricato, col
titolo di Direttore, dei servizi giudiziari.
La domanda è stata accolta.
Era la nostra domanda centrale ed è stata oggetto di vivissima
discussione rimanendo fino all'ultimo in sospeso. La difficoltà
consisteva nel trovare per l'Amministratore aggiunto italiano,
funzioni e prerogative che non fossero già acquisite a
funzionari dell'Amministrazione tangerina di altre nazionalità
in modo da evitare l'opposizione delle Potenze che altrimenti si
sarebbero ritenute danneggiate. Tali difficoltà sono state
abilmente sormontate dalla nostra Delegazione, ottenendosi così
l'entrata dell'Italia nell'Amministrazione diretta di Tangeri, con
particolare riguardo ai servizi giudiziari.
L'Italia ha domandato che un'equa
partecipazione sia assicurata al capitale e al lavoro italiani nella
costruzione e nell'esercizio del Porto di Tangeri.
(segue...)
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