(segue) L'Italia nel mondo
(5 giugno 1928)
[Inizio scritto]
La domanda è stata accolta
mediante opportuna modifica all'art. 41 della Convenzione del '23 ed
un'esplicita dichiarazione relativa al rispetto della parità
di trattamento del capitale e del lavoro italiani da parte dei
Governi francese e spagnolo, a cui appartengono per nazionalità
i due ingegneri per la zona di Tangeri.
L'Italia ha domandato che un
magistrato italiano faccia parte del Tribunale misto di Tangeri
previsto al 1° capoverso dell'art. 48 della Convenzione di
Parigi, e che uno dei cancellieri di cui all'articolo 14 del Dahir
sull'organizzazione di una giurisdizione internazionale a Tangeri sia
di nazionalità italiana. I Codici emanati in conformità
al suddetto art. 48 saranno comunicati al Governo italiano, e nel
caso il Governo italiano credesse formulare domande di modificazioni,
queste saranno esaminate nel termine più breve.
Questa domanda è stata
accolta.
L'Italia ha domandato che
l'Agenzia diplomatica d'Italia a Tangeri sia sostituita da un
Consolato. Il Governo italiano potrà nominare un funzionario
nel ruolo diplomatico alla direzione del suo Consolato a Tangeri col
grado e titolo di console generale.
Questa domanda è stata
accolta.
L'Italia ha chiesto che la messa
in vigore della Convenzione di Parigi del 18 dicembre 1928, per
quanto riguarda i sudditi e gli interessi italiani nella zona di
Tangeri, abbia luogo sei mesi dopo l'adesione del Governo italiano
alla detta Convenzione.
La domanda è stata accolta,
consentendosi da parte nostra che l'applicazione del regime fiscale
agli italiani a Tangeri si intenderà iniziata dalla data della
nostra adesione allo Statuto.
Delle domande avanzate dall'Italia
e sulle quali l'Italia non ha insistito, due sole non sono state
accolte: quella concernente l'Ufficio postale e l'altra concernente
la partecipazione alla Commissione dei lavori doganali.
(segue...)
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