(segue) L'Italia nel mondo
(5 giugno 1928)
[Inizio scritto]

      Uno dei problemi che più angustiavano la Spagna, quello del Marocco, è stato brillantemente risolto dal generale De Rivera, il quale da valoroso soldato ha dato l'esempio operando lo sbarco di Albucemas, splendida pagina di storia militare coloniale. Non soltanto, come da taluni si crede, per l'affinità del Regime, ma per ragioni ancora più profonde, i rapporti fra i due Governi e i due popoli sono eccellenti. Un Trattato di commercio regola i rapporti economici, un Trattato politico di amicizia e di neutralità, stabilisce i rapporti politici per un decennio. Una collaborazione ancora più stretta delle due grandi Nazioni mediterranee è possibile, è, vorrei dire, nell'ordine naturale delle cose: poiché assolutamente niente le divide, le relazioni tra Spagna e Italia possono diventare ancora più intime e la fraterna collaborazione fra di loro estendersi a tutte le manifestazioni salienti della vita contemporanea.
      Prima di lasciare la Penisola iberica, voglio dire che anche col Portogallo le relazioni dell'Italia sono ottime. Tentativi di alterarle non sono mancati, a proposito di inesistenti pretese italiane sui possedimenti coloniali portoghesi, ma a Lisbona non si è mai dubitato della perfetta lealtà e sincera amicizia dell'Italia.
      Prima di passare a un altro settore interessantissimo della politica europea, è d'uopo soffermarsi a parlare della Svizzera, quadrivio europeo. I nostri rapporti con la Repubblica svizzera sono veramente cordiali, profondamente amichevoli. Io stesso ho chiamato perpetuo un Trattato di amicizia e di arbitrato, firmato il 20 settembre del 1924, malgrado che nell'atto sia fissata la durata di 10 anni. Queste direttive della politica italiana sono permanenti: l'attività di taluni ambienti irresponsabili che poteva turbare queste direttive, è già finita da tempo e non fu mai, del resto, in alcun modo preoccupante. L'Italia ha un interesse fondamentale all'esistenza di una libera, indipendente, neutrale Svizzera e per quanto concerne il Canton Ticino, di lingua, razza, costume italiano, l'interesse fondamentale dell'Italia è ch'esso resti elemento integrante e integratore nel seno della Confederazione elvetica. Quei pochi che entro od oltre il Gottardo hanno ancora la non peregrina abitudine di dar corpo ad ombre evanescenti prendano atto di questa chiara e solenne definitiva dichiarazione.

(segue...)