(segue) L'Italia nel mondo
(5 giugno 1928)
[Inizio scritto]
Con ogni cura si è
provveduto perché il personale fosse rinnovato in modo da
rispondere alle esigenze dell'Italia fascista e perché gli
Uffici che lavorano all'estero fossero sistemati e attrezzati in modo
da servire quali organi solerti di attuazione della politica estera
determinata dal Governo.
Nell'Amministrazione centrale
numerosi Uffici creati e soppressi, una più razionale
distribuzione dei servizi dettata dall'esperienza e suggerita da
nuove esigenze hanno reso il Ministero più organico e più
snello imprimendogli un ritmo più celere e un impulso più
vivo.
La carica di segretario generale è
stata abolita e le funzioni direttive del coordinamento nella
trattazione degli affari, della disciplina, e del funzionamento degli
Uffici e servizi sono state accentrate nel sottosegretario di Stato.
Mentre la trattazione degli affari
politici, commerciali e privati è rimasta affidata alle due
Direzioni Generali dell'Europa e Levante e dell'America, Asia, Africa
e Australia tutta la parte più particolarmente amministrativa
del Ministero, che era suddivisa in due Direzioni Generali è
stata raggruppata nella Direzione Generale degli Affari Generali, ed
è stato istituito uno speciale servizio per la Cifra, la
Corrispondenza e gli Archivi che hanno grande importanza dato il
carattere speciale degli affari, la riservatezza degli argomenti e
anche il rilevante numero delle pratiche (400.000 dispacci, 50.000
telegrammi in un anno).
È stato in pari tempo
riformato e riorganizzato l'Ufficio storico-diplomatico, al quale è
ora affidato il compito di ordinare tutta la documentazione che
affluisce al Ministero attraverso il carteggio delle Rappresentanze e
la lettura della stampa estera e italiana, di seguire con un diario
sintetico il divenire dei singoli Stati, di raccogliere in appositi
quaderni (in numero di 2147) gli elementi interessanti le relazioni
fra gli Stati; di tenere al corrente schedari nei quali sono compresi
tutti gli argomenti di principale interesse, di provvedere alla
stampa dei documenta di maggiore rilievo, di curare le raccolte dei
documenti diplomatici, di diramare alle Rappresentanze i telegrammi e
rapporti dei quali è bene esse abbiano conoscenza, di fornire
monografie e studi di carattere generale.
(segue...)
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