(segue) L'Italia nel mondo
(5 giugno 1928)
[Inizio scritto]

      Un'altra innovazione è stata quella del Regio assenso per il matrimonio dei funzionari delle carriere all'estero.
      È un provvedimento che si appalesa necessario appena si consideri quanto la moglie del diplomatico o del console sia partecipe della vita e delle funzioni del marito. Saranno così garantite nelle famiglie dei funzionari quelle doti di decoro e di signorilità che sono indispensabili per un funzionario destinato a rappresentare all'estero il proprio Paese.
      Si è provveduto infine anche ai ruoli meno elevati ma pur tuttavia di sensibile importanza per le delicate mansioni che esplicano. La legge 2 giugno 1927 istituisce infatti 110 cancellieri all'estero appartenenti al gruppo B ai quali saranno destinate le funzioni che finora venivano disimpegnate o da funzionari diplomatico-consolari o da personale locale avventizio col palese inconveniente o di distogliere funzionari superiori dalle loro mansioni per adibirli a lavoro per il quale è sufficiente un grado di cultura media o di affidare ad elementi avventizi — talora di discussa sicurezza — un ramo del servizio fra i più delicati, quale è quello della conservazione, del riordinamento e della copia di incartamenti riservati.
      Rinsanguate così le sue forze, fusi in una sola ordinata gerarchia i suoi gregari, temprati in un solo orgoglio e in una sola fede, l'Amministrazione degli esteri, chiuso quest'anno di riforme essenziali, continua nella sua vita, rinnovata, fortificata, a somiglianza e immagine del Paese e del Fascismo, che essa è chiamata all'estero a rappresentare, a difendere, ad affermare.
      I funzionari di questa Amministrazione meritano che io li elogi in questa Assemblea. Tale elogio io rivolgo in primo luogo al mio più vicino e diretto collaboratore, l'on. Grandi, il quale congiunge ad una solida preparazione, un oramai lungo tirocinio, che lo ha portato in questi ultimi anni a conoscere da vicino uomini e problemi politici internazionali. Egli si è anche dedicato con particolare diligenza al rinnovamento e inquadramento del personale, che oggi, dal più elevato in grado al più basso, risponde sempre meglio alle crescenti esigenze della nostra azione politica nel mondo.

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