(segue) Il giornalismo come missione
(10 ottobre 1928)
[Inizio scritto]

      Mi auguro che, quando vi convocherò nuovamente, io sia in grado di constatare che avete sempre più fermamente e fieramente servito la causa della Rivoluzione. Con questa speranza, accogliete il mio cordiale saluto, nel quale v'è una punta di ricordi e di nostalgie.