(segue) Relazione alla Camera sugli accordi del Laterano
(14 maggio 1929)
[Inizio scritto]
Il giorno stesso in cui si
firmavano gli accordi del Laterano, qualcuno, nella sua trionfante e
obesa stupidità con sicumera quasi dogmatica, diceva che egli
non credeva alla possibilità di questo evento. Viceversa,
l'evento era già compiuto, realizzato. Sorpresa, giubilo,
commozione, campane, fanfare, bandiere. A tre mesi di distanza questi
ardori si sono naturalmente attenuati. Io vi farò quindi il
discorso meno lirico possibile, il più freddo possibile; e
sono sicuro che non vi stupirete se qua e là vedrete spuntare
gli artigli della polemica.
Giova premettere ancora che non ve
stata nessuna improvvisazione, nessuna precipitazione, nessun
miracolo. Vi è stato il logico risultato di determinate
premesse storiche, morali e politiche. Io ho continuato la strada che
molti avevano percorsa fino ad un certo punto: essi non arrivarono in
fondo, il Fascismo v'è arrivato! Ma tutto, nella storia, si
tiene, e se la natura non fa dei salti nel mondo fisico non ne fa
nemmeno nella storia degli uomini.
Prima constatazione: l'Italia ha
il privilegio singolare, di cui dobbiamo andare orgogliosi, di essere
l'unica Nazione europea che è sede di una religione
universale. Questa religione è nata nella Palestina, ma è
diventata cattolica a Roma. Se fosse rimasta nella Palestina, molto
probabilmente sarebbe stata una delle tante sette che fiorivano in
quell'ambiente arroventato, come ad esempio quelle degli Esseni e dei
Terapeuti, e molto probabilmente si sarebbe spenta, senza lasciare
traccia di sé. Il nostro collega Orano non ama i precursori e
si batte valentemente contro il precursionismo. Non si dorrà,
dunque, se io, che ho letto nella prima e nella seconda edizione il
suo pregevole libro Cristo e Quirino, gli ricordo che egli stesso
addita un precursore del cristianesimo nel poeta Orazio.
Recentemente, un noto letterato, che ha scritto una storia di Cristo
molto famosa, ma forse non troppo cristiana, nel suo libro Gli Operai
della Vigna, ritiene che ci siano altri due precursori del
cristianesimo: Virgilio, e questo nome non vi stupisce, e Giulio
Cesare, e questo forse vi potrebbe stupire di più.
(segue...)
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