(segue) Relazione alla Camera sugli accordi del Laterano
(14 maggio 1929)
[Inizio scritto]
Ancora una volta e a distanza di
tempo chi aveva ragione? Aveva ragione la Destra, cioè il
Governo italiano. Aveva ragione la Destra andando a Firenze, perché
si avvicinava a Roma. Aveva ragione la Destra facendo il patto con la
Francia, perché era importante che, nella eventualità
di andare a Roma non si dovesse incontrare l'esercito francese, ma un
esercito volontario, raccolto qua e là in tutti i paesi
d'Europa. Questo facilitava naturalmente il compito della rivoluzione
nazionale. Tuttavia, nel 1867, vi è il tentativo di Mentana,
nel '70 siamo alla conclusione, alla prima conclusione.
In che modo?
Il 2 agosto la Francia ritira le
sue truppe, quelle che aveva mandato prima e dopo Mentana. Roma è
presidiata da un esercito di stranieri — pochissimi gli
italiani — guidati da un generale straniero, il Kanzler. L'8
settembre c'è la missione di Ponza di San Martino, che va a
Roma per portare una lettera al Santo Padre. Il Presidente del
Consiglio, nella lettera accompagnatoria, affermava: «il
Governo del Re e le sue forze si restringono assolutamente a
un'azione conservatrice e a tutelare i diritti imprescrittibili dei
romani e dell'interesse che ha il mondo cattolico all'intera
indipendenza del Sommo Pontefice. Lasciando non pregiudicata ogni
questione politica che possa essere sollevata dalle manifestazioni
libere e pacifiche del popolo romano, il Governo del Re è
fermo nell'assicurare le garanzie necessarie alla indipendenza
spirituale della Santa Sede. Il Capo della Cattolicità troverà
nella popolazione italiana una profonda devozione e conserverà
sulle sponde del Tevere una sede gloriosa e indipendente da ogni
umana sovranità».
Questo era il Presidente del
Consiglio Giovanni Lanza. S. M. il Re Vittorio Emanuele II diceva le
stesse cose; nella sua lettera al Sommo Pontefice parlava del «Capo
della Cattolicità, circondato dalla devozione del popolo
italiano, che doveva conservare sulle sponde del Tevere una sede
gloriosa e indipendente da ogni umana sovranità».
(segue...)
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