(segue) Relazione alla Camera sugli accordi del Laterano
(14 maggio 1929)
[Inizio scritto]

      Intanto, il decennio 1880-1890 che fu tumultuoso ed agitato per la Conciliazione, per le polemiche che ad essa si riattaccavano, per i vani tentativi di Crispi, cominciava nel 1881 con le scene veramente scandalose che si svolsero a Roma, quando vi fu il trasporto notturno della Salma di Pio IX, dal Vaticano a San Lorenzo, e si concludeva nel 1889 con l'inaugurazione del monumento a Giordano Bruno. La tensione tra le due potestà in quel periodo di tempo fu acutissima.
      Veniamo all'ultimo decennio. Nel 1892 c'è un avvenimento che ha la sua importanza nella storia politica italiana. A Genova, nella sala Sivori, il partito socialista si stacca dal complesso degli anarchici e anarcoidi. Nel 1895 nuova tensione fra lo Stato e la Santa Sede, quando un deputato, Vischi, propose, sostenuto dall'on. Pilade Mazza e da altri, che il 20 settembre fosse proclamato festa nazionale. Ma intanto negli anni 1893-'94, l'Italia, dalla Sicilia alla Lunigiana, fu scossa da un moto di carattere sociale. Nuove masse stavano per entrare nella vita della nazione con diversi bisogni e diversi ideali.
      C'era qualche cosa che maturava nel sottosuolo. Nel periodo tormentato della nostra storia ancora un episodio: il 1898. Pochi anni dopo il Pontefice Pio X — io mi associo a quanto ha detto l'on. Cantalupo per questo Pontefice, italiano fervidissimo — sale al suo fastigio supremo; ma la situazione non cambia. Questo Papa che debella il modernismo, questo Papa, che per la prima volta toglie il veto, il non expedit, agli emigrati all'interno, come erano chiamati i cattolici italiani dopo il 1870, questo Papa che immette tutte le forze cattoliche nella vita della Nazione, è tuttavia il Papa che mantiene la sua univoca protesta e la mantiene in un modo clamorosissimo, signori, rompendo le relazioni diplomatiche con la Francia che aveva mandato Loubet a visitare il Re d'Italia nella Capitale, alla quale il Papa — evidentemente — non aveva ancora rinunciato. Voi ricordate d'altra parte, che Francesco Giuseppe, imperatore cattolico, non restituì mai la visita fattagli a Vienna. Ma intanto, che cosa era accaduto? Dal 1880 al 1905 tutto il tessuto della vita sociale italiana si era trasformato.

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