(segue) Relazione alla Camera sugli accordi del Laterano
(14 maggio 1929)
[Inizio scritto]
Il Concordato lituano del 27
settembre 1927 è identico al polacco.
Ma nel nostro vi è
un'aggiunta, e su questa si sono sbizzarrite le fantasie: «In
considerazione del carattere sacro della Città Eterna, sede
vescovile del Sommo Pontefice, centro del mondo cattolico e meta di
pellegrinaggi, il Governo italiano avrà cura di impedire, in
Roma, tutto ciò che possa essere in contrasto col detto
carattere». Invece che «avrà cura» si voleva
si dicesse: «assume impegno». Ho preferito la formula
generica, perché, quando si prendono impegni, si firma una
cambiale, e le cambiali bisogna pagarle.
Ma io trovo che è
stupefacente lo stupore di coloro che si sono appuntati su questa
seconda parte dell'articolo. Ma chi è quel barbaro che può
negare il carattere sacro di Roma? Se voi togliete dalla storia del
mondo la storia dell'Impero romano, non resta che poco. Se i Romani
non avessero in ogni terra lasciato i loro monumenti dal Marocco ad
Angora, la nuova capitale della giovane ed amica Turchia, che
conserva ancora una lapide col testamento di Augusto, tutta la storia
di Roma apparirebbe come una fantastica leggenda. Ma Roma è
sacra, perché fu capitale dell'Impero e ci ha lasciato le
norme del suo diritto e le sue reliquie venerabili e memorabili che
ancora ci commuovono quando balzano ad ogni momento dalla terra
appena frugata. Ma poi è sacra ancora perché è
stata la culla del cattolicismo. Tutti i poeti di tutti i tempi ed
uomini di tutti i popoli hanno riconosciuto il carattere sacro di
Roma!
Qualche volta è motivo di
riflessione e di orgoglio pensare che in questo piccolo territorio,
tra sette colli e un fiume, si è svolta tanta parte della
storia del mondo! Roma ha un carattere sacro, anche perché qui
fu portato, il Fante Ignoto, simbolo di tutti i sacrifizi di quattro
anni della nostra guerra vittoriosa e ancora bisognerà
ricordare che sul Campidoglio, sul colle sacro dell'umanità,
c'è un'Ara che ricorda i caduti della nostra Rivoluzione!
(segue...)
|