(segue) Relazione alla Camera sugli accordi del Laterano
(14 maggio 1929)
[Inizio scritto]
Sono arrivato a un altro punto
importante del Concordato: quello che concerne l'Azione Cattolica.
Intanto l'articolo 43° del
nostro Concordato figura nel Concordato lettone all'articolo 13°
che dice: «La Repubblica di Lettonia non porrà ostacoli
all'attività — controllata dall'Arcivescovo di Riga —
delle Associazioni Cattoliche di Lettonia, le quali avranno gli
stessi diritti che le altre Associazioni riconosciute dallo Stato».
L'articolo 25° del concordato
lituano è invece più esplicito ancora e dice: «Lo
Stato accorderà piena libertà d'organizzazione e di
funzionamento alle Associazioni aventi scopi principalmente
religiosi, facenti parte dell'Azione Cattolica e come tali dipendenti
dall'Autorità dell'Ordinario».
Ciò precisato, non v'è
dubbio che, dopo il Concordato del Laterano, non tutte le voci che si
sono levate nel campo cattolico erano intonate. Taluni hanno
cominciato a fare il processo al Risorgimento; altri ha trovato che
la statua di Giordano Bruno a Roma è quasi offensiva. Bisogna
che io dichiari che la statua di Giordano Bruno, malinconica come il
destino di questo frate, resterà dove è. È vero
che quando fu collocata in Campo di Fiori, ci furono delle proteste
violentissime; perfino Ruggero Bonghi era contrario, e fu fischiato
dagli studenti di Roma; ma ormai ho l'impressione che parrebbe di
incrudelire contro questo filosofo, che se errò e persisté
nell'errore, pagò. Naturalmente non è nemmeno da
pensare che il monumento a Garibaldi sul Gianicolo possa avere
un'ubicazione diversa. Nemmeno dal punto di vista del collo del
cavallo. Credo che Garibaldi può guardare tranquillamente da
quella parte, perché oggi il suo grande spirito è
placato! Non solo resterà, ma nella stessa zona sorgerà,
a cura del Regime fascista, il monumento ad Anita Garibaldi.
(segue...)
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