(segue) Discorso al Senato sugli accordi del Laterano
(25 maggio 1929)
[Inizio scritto]

      Un altro autore cattolico, il Duchesne, nell'Histoire ancienne de l'Église (debbo citare i francesi perché da qualche tempo il cattolicismo italiano non è fecondo; la produzione intellettuale in questa materia è altrove, in questi ultimi tempi non abbiamo avuto che una traduzione, ancora dal francese: La primauté du spirituel del Maritain) comincia questo libro, scritto a Roma nel 1905, con un capitolo così intitolato: «L'Impero Romano patria del cristianesimo», e a pagina 10 aggiunge: «da quanto si è detto si conclude che la propagazione del cristianesimo ha trovato nella situazione dell'Impero Romano e delle facilitazioni e degli ostacoli. Fra le prime bisogna in primo luogo mettere la pace universale, la uniformità delle lingue e delle idee, la rapidità e la sicurezza delle comunicazioni. La filosofia attraverso i colpi da essa inferii alle vecchie leggende, e con la sua impotenza a creare qualche cosa che potesse sostituirle, può essere considerata quale utile ausiliaria...». Infine: «le religioni orientali, offrendo un alimento qualunque al sentimento religioso, gli hanno impedito di morire, e gli hanno permesso di attingere la rinascenza evangelica».
      «Naturalmente, aggiunge, ci furono degli ostacoli, e cioè le persecuzioni intermittenti degli Imperatori romani, lo spirito raziocinante della filosofia greca, che si impadronì degli elementi dottrinali dell'insegnamento cristiano e ne fece uscire cento diverse eresie». Ai tempi degli Antonini, Roma era il crogiolo di tutto il mondo cristiano, lo dice lo stesso autore: «Tutti i capi delle comunità si davano convegno a Roma, tutte le figure più caratteristiche vi si trovavano». A pag. 241 cita: «Policarpo, il patriarca di Asia; Marcione, il feroce settario del Ponto; Valentino, il grande Maestro della gnosi Alessandrina; Egesippo, il giudeo cristiano di Siria; Giustino e Tazio, filosofi e apologisti. Era come un microcosmo, una sintesi di tutto il cristianesimo d'allora».

(segue...)