(segue) Discorso al Senato sugli accordi del Laterano
(25 maggio 1929)
[Inizio scritto]
Non bisogna credere che non vi
siano ancora degli individui che ciò pensano, ma vi sono anche
di quelli che sono venuti verso di noi.
«Nell'elenco degli autori —
egli dice — da proscrivere si deve evidentemente porre lo
Spinoza». Ma chi è oggi il maggiore biografo e il
maggiore studioso dello Spinoza? È un gesuita di grande acume
spirituale: il Dunin Bornowsky. E a Kant l'Università
Cattolica di Milano dedicò un volume di studi e il Rettore di
quella Università, che è tanto cara alle supreme
gerarchie cattoliche, propugna lo studio di Kant ed ammette il
riconoscimento della sua grandezza, compatibilmente non solo col
sentimento cristiano, ma anche con la filosofia tomistica, di cui è
un esponente il Rettore dell'Università Cattolica di Milano.
Del resto, basta sfogliare il
programma dei corsi che, nel presente anno accademico, ha svolto
l'Università Cattolica di Milano, per apprendere che Padre
Chiocchetti ha letto la Critica della Ragion Pura e Padre Cordovani
ha letto il primo libro dell'Etica di Spinoza, il De Deo. E così
il Padre Chiocchetti, come il professor Casotti hanno trattato di
Antonio Rosmini.
Né si dica che questi studi
si fanno soltanto nell'Università Cattolica di Milano, che è
così cara a chi è altissimo nella gerarchia. Non si
potrebbe infatti dimenticare che, tra le collezioni dei testi
filosofici per le scuole secondarie curate dai Padri Salesiani, anche
essi così manifestamente cari a quella suprema gerarchia,
accanto alle opere dei santi e degli ortodossi, vi sono anche quelle
di Kant, di Bentham, e, o signori, inorridite: anche di Jean Jacques
Rousseau.
Così stando le cose, coi
necessari contatti sarà possibile conciliare l'insegnamento
non obbligatorio delle discipline religiose con la Filosofia e con le
altre discipline.
(segue...)
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