(segue) Discorso al Senato sugli accordi del Laterano
(25 maggio 1929)
[Inizio scritto]

      Vi è un'altra affermazione in questo discorso grave, molto grave. Questi sacerdoti più papisti del Papa, che si vanno a confessare al neo vescovo, vorrei conoscerli, perché devono essere di una natura tutt'affatto particolare. Ma io nego, per quel che mi riguarda, nella maniera più risoluta, che fascisti, degni di questo nome, siano andati a comunicare le loro rivolte anticlericali al prof. Benedetto Croce. Lo escludo nella maniera più assoluta, perché la politica religiosa del Fascismo è stata fin dal principio univoca e rettilinea; lo escludo perché al Gran Consiglio, ove è possibile dire tutte le opinioni e manifestare un pensiero anche discorde, con un triplice applauso fu approvata, all'assoluta unanimità, la mia relazione sull'Accordo lateranense.
      E che cosa è questa fobia dei Concordati, di cui soffrivano i giuristi napoletani della fine del 1700? Saranno stati luminari di scienza, non lo escludo, ma sta di fatto che la Chiesa cattolica apostolica romana ha mille anni di storia di Concordati, sta di fatto che il primo Concordato, niente po' po' di meno, porta la data del 5 luglio 1098 ed è un Concordato con cui Urbano II dà diritto di legazia a Ruggero conte di Calabria e Sicilia. Si va da quella data all'ultimo Concordato dell'anteguerra, quello concluso con la Serbia. Passata la parentesi bellica ecco ancora una nuova teoria di Concordati con la Lettonia, con la Lituania, con la Polonia, con la Baviera, oltre a un modus vivendi con la Cecoslovacchia. Ve ne è uno in discussione con la Prussia; non vi stupirete se domani qualche cosa di simile avverrà con la Francia. La quale ruppe le relazioni diplomatiche con la Santa Sede nel 1904, ma le ha ristabilite nel 1921 e nel 1929 fa uno strappo alla legislazione laica riconoscendo nove Congregazioni missionarie. E d'altra parte le grandi solennità che si sono svolte in Francia per il centenario di Giovanna d'Arco, vi dimostrano che l'atmosfera anche là è radicalmente cambiata o sta radicalmente cambiando.

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