(segue) Al gran rapporto del Fascismo
(14 settembre 1929)
[Inizio scritto]

      È su questi episodi, inseparabili da ogni grande movimento rivoluzionario, che rinverdiscono le grame speranze dell'antifascismo. Ma si tratta di speranze di gente che spera sempre e che finirà sperando, e non si accorge del piramidale ridicolo che l'affoga. Anch'io ho una innocente malinconia collezionista: io colleziono diligentemente tutte le profezie catastrofiche degli antifascisti. È divertente: divertiamoci. In data 3 luglio 1927 un giornale fuoruscitista stampava: «La situazione in Italia e così seria che ci si aspetta, entro la fine dell'anno, di assistere a gravi avvenimenti». Il '27 è passato, è passato anche il '28; sta per passare il '29. Nel numero successivo del 7 luglio 1927: «I giorni di vita del Fascismo sono contati». Tre giorni dopo rincalzava: «L'acqua alla gola. Il Regime fascista pericola. È lecito attendersi le conseguenze più gravi ed impreviste».
      Il 14 luglio aggiungeva: «Mai il Regime è stato così debole come oggi. Bisogna farsi sotto...».
      Il 21 luglio si domandava: «Ma perché l'onorevole Balbo è andato a Parigi, a Londra, a Berlino, a Vienna? Un solo motivo ci sembra possibile, Balbo è andato a riconoscere dove gli sarà più conveniente condurre il Duce il giorno, ormai prossimo, in cui tutta la banda di avventurieri che oggi governa l'Italia dovrà cercare scampo nella fuga. Resta a sapere se ne avranno il tempo e il modo...».
      In data 5 agosto, il Fascismo viene di nuovo immerso «con l'acqua alla gola». Il 17 settembre si annuncia l'uccisione del podestà di Mantova, vivo tuttora, ed una sollevazione non mai avvenuta. Il 27 settembre dello stesso anno si parla «di una primavera italica, che fiorirà quando sfiorirà l'autunno». Due giorni dopo, si giura che «la rivoluzione antifascista si avvicina a grandi passi». Un altro giornale parla di «campane funebri». Questa documentazione potrebbe continuare, con altri giornali, fino a oggi 14 settembre. Sono sette anni che dai cagoiardi dell'antifascismo viene regolarmente annunciata la fine imminente del Regime fascista. Le scadenze passano; il Regime dura; è anzi oggi più solido di prima, perché, col passare del tempo, fa le ossa, si immedesima sempre più nella Nazione, diventa granito, e questi profeti scornati continuano a imbottire e a imbottirsi reciprocamente i crani. Si può essere più ridicoli di così? E si dovrebbe concedere la amnistia ad un branco di pecore, affette da così mortificante stupidità? A una manica di criminali, capaci di compiere attentati come quello recente di Nizza?

(segue...)