(segue) Ai Podestà
(30 gennaio 1930)
[Inizio scritto]
Veniamo a cose più
importanti.
Nell'amministrazione bisogna
dividere le questioni di urgenza assoluta dalle questioni di minore
urgenza e dalle altre che possono attendere. Su di un fatto richiamo
la vostra attenzione: questo Anno VIII vedrà la fine del
regime vincolistico degli alloggi troppo a lungo durato, perché
è durato 16 anni: è l'ultima bardatura di guerra che io
intendo assolutamente togliere dall'economia italiana. D'altra parte,
bisogna dare impulso alle iniziative private. È mia
impressione che non succederà nulla di straordinario; bisogna
tuttavia prevedere un rincaro degli affitti. Che cosa occorre fare?
Là dove il fenomeno si presenta con carattere di acutezza e di
gravità, preparare fin da questo momento delle riserve di case
a buon mercato, diciamo la brutta parola: anche dei ricoveri dove, a
un certo momento, si possano mettere gli sfrattati. È mia
convinzione profonda che, passato il primo periodo di crisi, noi
avremo un'offerta abbastanza notevole di alloggi e quindi una
flessione nei prezzi. Allora i prezzi si equilibreranno.
A proposito delle case e degli
alloggi si affaccia il problema urbanistico. Qui bisogna parlare
chiaro. In genere c'è una tendenza a gloriarsi dell'aumento
della popolazione urbana. È un errore, o meglio, è da
distinguere. Se l'aumento della popolazione urbana è dovuto al
fenomeno spontaneo di un supero della natalità sulla
mortalità, va benissimo, nulla da obbiettare, ma se il supero
non esiste ed esiste invece una immigrazione che pletorizza le città
e le rende a un certo punto mostruose, allora questo aumento di
popolazione non è affatto da salutare con particolare gioia e
soddisfazione.
Vi ripeto la mia più
assoluta antipatia per i dazi chiusi. Ci umiliano, perché noi
siamo l'unico Paese, insieme con la Grecia e con Parigi, che ha
ancora questo sistema di esazione. Ora mi domando se la Rivoluzione
fascista dovrà proprio fermarsi davanti alle garitte dei dazi
comunali. Il dazio chiuso dà l'idea che siamo ancora nel Medio
Evo: specialmente per gli stranieri. Mi rifiuto formalmente di
credere che non ci sia un mezzo di sostituire altri proventi a
questo, dal momento che in tutte le città del mondo se ne fa a
meno. A un certo momento darò ordini precisi perché
siano spalancate le barriere.
(segue...)
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