(segue) La crisi economica mondiale
(1 ottobre 1930)
[Inizio scritto]

      Va da sé che il Regime fascista porrà in atto tutte le misure necessarie e sufficienti per accorciare, ove sia possibile, la durata di questo ciclo. Poiché il Regime fascista è matematicamente sicuro di superare anche questa, come altre non meno ardue prove.
      Camerati, dopo questa digressione torno al vostro ordine del giorno, pur non essendomene molto allontanato. Poiché risulta evidente che una revisione perfezionatrice dell'ordinamento sindacale ne aumenterà l'efficienza, ecco un altro elemento positivo da aggiungersi agli altri che agiscono e agiranno nel prossimo domani.
      Discutete questo problema a fondo, schiettamente, senza preoccuparvi di mascherare i contrasti che affiorassero (poiché il Fascismo non è una immobile regola conventuale) fra i diversi punti di vista; discutete ampiamente, per tutto il tempo che sarà necessario a chiarire le idee e a prospettare una soluzione; io non assisterò ai vostri lavori, pur non andando molto lontano, per lasciarvi più liberi nell'obbiettivamente e cavallerescamente contendere; sono sicuro che la discussione non tralignerà mai nell'inutile prolissità delle parole senza costrutto, poiché voi tutti avete alto il senso della responsabilità, chiara la nozione del momento; voi tutti sentite che, oltre gli interessi delle forze da voi direttamente rappresentate, sono in giuoco gl'interessi di tutto il popolo italiano.
      Con le vostre meditate decisioni voi renderete un servizio alla causa della Rivoluzione fascista, elemento fondamentale di vita per l'Italia, luce di orientamento per gli altri popoli.