(segue) Al popolo napoletano
(25 ottobre 1931)
[Inizio scritto]
Se le vostre classi dirigenti
marceranno decisamente su queste direttive, Napoli avrà il suo
benessere e sarà anche aumentata l'efficienza generale della
Nazione.
Camicie Nere!
Quando nel 1935 saranno compiuti
molti altri lavori: e l'ospedale ed il sanatorio e la stazione
marittima ed il monumentale palazzo delle poste, ed altri quartieri
della vostra città saranno stati risanati, il 24 maggio del
1935, quando non solo voi, ma tutti i combattenti e tutti gli
italiani assolveranno, inaugurando il monumento a Armando Diaz, il
debito di riconoscenza verso l'Artefice della Vittoria, voi mi
riudirete a questo balcone e troverete che non sarà cambiato
nulla in me: né lo spirito, né la voce, né la
volontà, e che tutte le mie promesse ancora una volta saranno
state fedelmente mantenute.
Popolo Napoletano! Camicie Nere di
Napoli e della Campania!
A chi i più alti doveri
dell'Italia fascista?
(La folla immensa grida ad una
sola voce: «A noi!»)
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