“Il Camerata, vostro Direttore...”
(21 dicembre 1931)
Il 21 dicembre si
spegneva improvvisamente Arnaldo Mussolini, suscitando un dolore
profondo in tutta la Nazione. La mattina dei funerali, il Duce - che
aveva trascorso tutta la notte nella redazione del «Popolo
d'Italia» ove giaceva la Salma del Fratello - volle adunare
tutti i redattori del giornale e pronunciò queste parole:
Il Camerata vostro Direttore,
vostro compagno di lavoro da dieci anni, quello che anche voi
chiamavate semplicemente e fraternamente Arnaldo, parte fra poco e
non tornerà più.
Vi ringrazio per quanto avete
fatto con Lui durante questi dieci anni e per quello che farete per
conservare sempre alta ed immacolata questa bandiera del Fascismo.
Ringrazio anche, in particolare,
le Camicie Nere ed il Popolo di Milano, i fascisti di tutta Italia e
gli innumerevoli cittadini di ogni paese e condizione che hanno
voluto in questo grave momento essermi vicini. Quando, fra qualche
tempo, con animo meno turbato, raccoglierò in volume gli
scritti di Arnaldo e specialmente i suoi ultimi discorsi, così
significativi e presaghi, dirò di Lui compiutamente e, spero,
degnamente.
Continuando la vostra fatica,
siate degni del Suo esempio e fedeli alla Sua memoria.
I redattori, che avevano ascoltato
in religioso silenzio le nobili parole del Capo del Governo, lo hanno
alla fine salutato romanamente e tra la più intensa commozione
si sono allontanati.
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