(segue) La dottrina del Fascismo: I. Idee fondamentali - II. Dottrina politica e sociale
(giugno 1932)
[Inizio scritto]
12. — Lo Stato fascista non
rimane indifferente di fronte al fatto religioso in genere e a quella
particolare religione positiva che è il cattolicismo italiano.
Lo Stato non ha una teologia, ma ha una morale. Nello Stato fascista
la religione viene considerata come una delle manifestazioni più
profonde dello spirito; non viene, quindi, soltanto rispettata, ma
difesa e protetta. Lo Stato fascista non crea un suo «Dio»
così come volle fare a un certo momento, nei deliri estremi
della Convenzione, Robespierre; né cerca vanamente di
cancellarlo dagli animi come fa il bolscevismo; il fascismo rispetta
il Dio degli asceti, dei santi, degli eroi e anche il Dio così
com'è visto e Pregato dal cuore ingenuo e primitivo del
popolo.
13. — Lo Stato fascista è
una volontà di potenza e d'imperio. La tradizione romana è
qui un'idea di forza. Nella dottrina del fascismo l'impero non è
soltanto una espressione territoriale o militare o mercantile, ma
spirituale o morale. Si può pensare a un impero, cioè a
una nazione che direttamente o indirettamente guida altre nazioni
senza bisogno di conquistare un solo chilometro quadrato di
territorio. Per il fascismo la tendenza all'impero, cioè
all'espansione delle nazioni, è una manifestazione di
vitalità; il suo contrario, o il piede di casa, è un
segno di decadenza: popoli che sorgono o risorgono sono imperialisti,
popoli che muoiono sono rinunciatari. Il fascismo è la
dottrina più adeguata a rappresentare le tendenze, gli stati
d'animo di un popolo come l'italiano che risorge dopo molti secoli di
abbandono o di servitù straniera. Ma l'impero chiede
disciplina, coordinazione degli sforzi, dovere e sacrificio; questo
spiega molti aspetti dell'azione pratica del regime e l'indirizzo di
molte forze dello Stato e la severità necessaria contro coloro
che vorrebbero opporsi a questo moto spontaneo e fatale dell'Italia
nel secolo XX e opporsi agitando le ideologie superate del secolo
XIX, ripudiate dovunque si siano osati grandi esperimenti di
trasformazioni politiche e sociali: non mai come in questo momento i
popoli hanno avuto sete di autorità, di direttive, di ordine.
Se ogni secolo ha una sua dottrina, da mille indizi appare che quella
del secolo attuale è il fascismo. Che sia una dottrina di
vita, lo mostra il fatto che ha suscitato una fede: che la fede abbia
conquistato le anime, lo dimostra il fatto che il fascismo ha avuto i
suoi caduti e i suoi martiri.
(segue...)
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