(segue) La dottrina del Fascismo: I. Idee fondamentali - II. Dottrina politica e sociale
(giugno 1932)
[Inizio scritto]
(13) «Il concetto di libertà
non è assoluto perché nella vita nulla vi è di
assoluto. La libertà non è un diritto, è un
dovere. Non è una elargizione: è una conquista; non è
un'eguaglianza: è un privilegio. Il concetto di libertà
muta col passare del tempo. C'è una libertà in tempo di
pace che non è più la libertà in tempo di
guerra. C'è una libertà in tempo di ricchezza che non
può essere concessa in tempo di miseria». (Nel V
anniversario della Fondazione dei Fasci, 24 marzo 1924; nel vol. La
nuova politica dell'Italia, III, Discorsi del 1924, Milano, Alpes,
1925, p. 35; ora nell'edizione definitiva Hoepli, vol. IV).
«Nel nostro Stato la libertà
all'individuo non manca. Egli la possiede più che l'uomo
isolato: poiché lo Stato lo protegge, egli è una parte
dello Stato. L'uomo isolato invece resta indifeso». (E. Ludwig,
Colloqui con Mussolini, ed. cit., p. 129).
(14) «Oggi preannunziamo al
mondo la creazione del potente Stato unitario italiano, dall'Alpi
alla Sicilia, e questo Stato si esprime in una democrazia accentrata,
organizzata, unitaria, nella quale democrazia il popolo circola a suo
agio, perché, o signori, o voi immettete il popolo nella
cittadella dello Stato, ed egli la difenderà, o sarà al
di fuori, ed egli l'assalterà». (Alla Camera dei
Deputati, 26 maggio 1927; in Discorsi del 1927, ed. cit., pag. 159;
ora nell'edizione definitiva Hoepli, vol. VI).
«Nel regime fascista l'unità
di tutte le classi, l'unità politica, sociale e morale del
popolo italiano si realizza nello Stato e soltanto nello Stato
fascista». (Alla Camera dei Deputati, 9 dicembre 1928: Discorsi
del 1928, ed. cit., p. 333; ora nell'edizione definitiva Hoepli, vol.
VI).
(segue...)
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