Discorso al Senato per il Decennale
(5 dicembre 1932)
Discorso
pronunziato al Senato, nella tornata del 5 dicembre 1932:
Onorevoli Senatori!
Con la sua eloquente parola, il
Presidente della vostra assemblea ha dato una espressione univoca ai
nostri sentimenti.
Con questa solenne seduta, si
chiudono le manifestazioni politiche del primo Decennale. Il Senato è
degno di partecipare a questa celebrazione. Sono passati dieci anni
dall'inizio della Rivoluzione Fascista, passati rapidi come la
folgore e pur tuttavia ricchi di avvenimenti memorabili. Durante
questo primo decennio, il Senato è stato sempre in linea col
Regime ed ha fornito al Governo Fascista una collaborazione preziosa.
Di ciò gli do atto; per questo lo ringrazio. Sono sicuro che
la stessa collaborazione non mancherà in questo secondo
decennio da poco iniziato e che già si annunzia con
l'orizzonte carico di interrogativi inquietanti e di alternative
formidabili.
Io penso che gli anziani della
guerra e della Rivoluzione, i giovani e i giovanissimi possano
marciare insieme incontro all'avvenire, quando siano accomunati dalla
stessa fede e quando, con l'animo sgombro da ogni preoccupazione
volgare, sappiano obbedire ad un solo e supremo comandamento: quello
della Patria.
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