La nascita di Littoria
(19 dicembre 1932)


      Il Fascismo termina il 1932 con la fondazione della città di Littoria, a cui seguiranno, a breve distanza di tempo, Sabaudia e Pontinia, attestati viventi della rinascita dell'Agro Pontino. Il Duce, dal balcone del Palazzo Comunale di Littoria pronuncia, il 19 dicembre 1932, il seguente discorso:

      Camerati!
      Oggi è una grande giornata per la Rivoluzione delle Camicie Nere, è una giornata fausta per l'Agro Pontino. È una gloriosa giornata nella storia della Nazione.
      Quello che fu invano tentato durante il passato di 25 secoli, oggi noi stiamo traducendo in una realtà vivente.
      Sarebbe questo il momento per essere orgogliosi. No! Noi siamo soltanto un poco commossi e coloro che hanno vissuto le grandi e tragiche giornate della guerra vittoriosa, passando davanti ai nomi che ricordano il Grappa, il Carso, l'Isonzo, il Piave, sentono nei loro cuori tumultuare i vecchi ricordi. Noi, oggi, con l'inaugurazione ufficiale del nuovo comune di Littoria, consideriamo compiuta la prima tappa del nostro cammino. (Applausi vivissimi).
      Abbiamo, cioè, vinto la nostra prima battaglia. Ma noi siamo fascisti, e quindi più che guardare al passato siamo sempre intenti verso il futuro. (Applausi scroscianti).
      Finché tutte le battaglie non siano vinte, non si può dire che tutta la guerra sia vittoriosa. Solo quando accanto alla 500 case oggi costruite, ne siano sorte altre 4500, quando accanto ai 10 mila abitatori attuali vi siano i 40-50 mila che noi ci ripromettiamo di fare vivere in quelle che furono le paludi pontine, solo allora potremo lanciare alla Nazione il bollettino della vittoria definitiva. (Applausi prolungati).

(segue...)