Prefazione agli Atti del Gran Consiglio
(13 gennaio 1933)
L'attività
del 1933 s'inizia con questa prefazione al volume contenente gli Atti
del Gran Consiglio nel primo decennio della Rivoluzione, pubblicata
anche sul «Popolo d'Italia» del 13 gennaio.
Sono passati oltre 5 anni, dal
giorno — 10 luglio 1927 — in cui dettai la prefazione
alla raccolta degli atti e documenti del Gran Consiglio nei suoi
primi 5 anni di vita. Con la pubblicazione odierna, il ciclo che si
riferisce all'attività decennale del Gran Consiglio è
compiuto.
Nella prefazione di allora,
spiegavo come qualmente la Rivoluzione Fascista fosse ancora giovane
e fresca; oggi, dopo 5 anni, non solo posso confermare quelle parole,
ma, dopo le celebrazioni dell'ottobre X, potrei portarle al
superlativo e dire che dopo 10 anni la Rivoluzione Fascista è
giovanissima e freschissima; cioè in pieno possesso di tutte
le sue energie e pienamente sicura del suo domani.
Il cammino percorso in questi
ultimi 5 anni — cammino di cui le tappe sono segnate dalle
sessioni primaverili e autunnali del Gran Consiglio — è
stato rapido e vittorioso dal '27 ad oggi.
Quale progresso, ad esempio, nella
M. V. S. N., in questa potente organizzazione armata che tutte le
Camicie Nere devono amare e difendere! Oggi, accanto alle legioni, ci
sono i battaglioni di CC. NN. che formano parte integrante delle
Divisioni di fanteria, con uomini sempre più selezionati dal
punto di vista fisico e morale, uomini che domani, sul campo di
battaglia, daranno — ne sono certo — un rendimento
superbo, poiché saranno infiammati dal dovere e dalla fede.
Le vecchie norme statutarie del P.
N. F. del 1927 sono state aggiornate, proprio all'inizio dell'anno
XI, in tre laboriose sedute del Gran Consiglio, durante le quali ogni
articolo dello Statuto fu sottoposto ad una disamina minuta e
diligente, poiché il nuovo Statuto deve servire ad inquadrare
ed orientare masse ancora più imponenti di fascisti, superiori
di gran lunga a quelle del 1926.
(segue...)
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