Il Patto a Quattro
(7 giugno 1933)


      Al Senato, nella tornata del 7 giugno 1933, S. E. il Capo del Governo annunciava la conclusione del Patto di Roma, o Patto a quattro, concluso a Roma, per iniziativa dell'Italia, fra l'Italia, l'Inghilterra, la Francia e la Germania. Le trattative, iniziate il 17 marzo 1933 con la venuta di MacDonald e Simon a Roma si concludevano il 7 maggio. Il Patto trovava il suo perfezionamento il 15 luglio 1933 con la firma apportata a Roma dai quattro Stati contraenti.

      Signori Senatori!
      L'idea di un patto di collaborazione e di intesa fra le quattro Potenze occidentali si fece chiara nelle mie riflessioni dopo la chiusura, nell'estate scorsa, della prima fase della Conferenza del disarmo, chiusura negativa o quasi.
      Vi accennai nell'ottobre a Torino, in una manifestazione memorabile non già per le cose che dissi, quanto per l'immensa moltitudine che le ascoltò e che rivelò finalmente la vera anima della città sabauda.
      Questa idea mi apparve di ancora più urgente attualità ai primi di marzo, quando il panorama della politica europea appariva molto grigio per varie cause, non ultima delle quali i mancati progressi della seconda fase della Conferenza del disarmo.
      Questa è la genesi che chiamerò personale della mia proposta e non ha che un'importanza assolutamente secondaria.
      La genesi — che chiamerò obiettiva — del patto è un'altra. Come è stato chiarito in occasione della sua presentazione e successivamente, come risulta dallo stesso testo, il patto si collega ed intende di costituire una continuazione e uno sviluppo degli atti internazionali — primo e soprattutto quello di Locarno — che più compiutamente esprimono lo spirito di intesa e di collaborazione fra Stati, ad esclusione di ogni idea di raggruppamenti contrapposti o di finalità politiche antagonistiche.

(segue...)