(segue) Fra due civiltà
(22 agosto 1933)
[Inizio scritto]

      Molti che consideravano il Fascismo come un movimento transitorio della politica italiana, si sono messi a studiarlo sul serio; tutti hanno potuto constatare — de visu — la profonda trasformazione operata dal Fascismo non soltanto nelle cose, ma nello spirito del popolo italiano. Come sempre il «fatto compiuto» è stato di una eloquenza irresistibile e l'esempio italiano ha suscitato le volontà di imitazione in molti Paesi vicini e lontani. Una eco — pallida se vogliamo '— del decennale e dello sforzo creatore del Fascismo, è rintracciabile nei discorsi della «fronda» socialista francese. L'altro evento che ha rimesso in pericolo mortale tutti i principi del secolo scorso, è stato il trionfo delle forze hitleriane in Germania. Trionfo che i socialisti francesi ortodossi — con a capo il mancato profeta Blum — ritenevano oramai scongiurato. Ecco un altro grande Paese che crea lo Stato unitario, autoritario, totalitario, cioè fascista con talune accentuazioni che il Fascismo si è risparmiato dovendo agire in un ambiente storico diverso. Non è qui il caso di stabilire analogie o differenze fra i due regimi. Il fatto innegabile è, che entrambi agiscono e creano al di fuori di ogni concezione demo-liberale e che entrambi hanno annientato le forze demo-social-liberali. La stessa parola — socialismo — sarebbe oramai ignota ai tedeschi, se non figurasse, sia pure con significato profondamente diverso, nel nome stesso del partito hitleriano. Quelli che si possono chiamare fermenti fascisti della rinnovazione politica e spirituale del mondo, agiscono oramai in tutti i Paesi, Inghilterra compresa. Non v'è dubbio che anche la Francia, ultima cittadella di difesa degli «immortali principi», dovrà un giorno non lontano alzare la bandiera bianca della capitolazione. La stessa America li abbandona. Roosevelt si muove, agisce, ordina al dì fuori di ogni indicazione o volontà delle Camere. Tra lui e la Nazione non ci sono più intermediari. Non c'è più un Parlamento, ma uno Stato Maggiore. Non ci sono più partiti, ma un solo partito. Una sola volontà fa tacere le voci discordi. Ciò è completamente al di fuori di ogni concezione demo-liberale.

(segue...)