(segue) Fra due civiltà
(22 agosto 1933)
[Inizio scritto]
L'appello alle forze giovani
risuona dovunque: la Nazione che ha precorso i tempi, anticipando di
un decennio l'azione degli altri Paesi, è l'Italia. Niente
permette di credere o far credere che i giovani divenuti classe
dirigente degli Stati fascisti — cioè autoritari,
unitari, totalitari — turberanno la pace: si può
prevedere che essi l'assicureranno al mondo. Comunque, niente di più
interessante e drammatico di questo tramonto di una civiltà,
che — fra molti errori, dispersioni e massacri — ha
lasciato un'orma profonda; niente di più augurale e
fascinatore dell'aurora di una nuova civiltà.
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