L'Arma di Cavalleria
(21 settembre 1933)
All'Arma di
Cavalleria, per l'eroica abnegazione dimostrata nell'ultima grande
guerra, fu concessa dal Sovrano, su proposta di S. E. il Capo del
Governo e Ministro della Guerra, la Medaglia d'Oro. La proposta
veniva fatta con la seguente relazione, pubblicata sul «Popolo
d'Italia» del 21 settembre 1933.
Sire!
Per il contributo di valore e di
sangue offerto alla Patria nella grande guerra tutte le Armi, i Corpi
ed i Servizi dell'Esercito ottennero ambite ricompense collettive.
All'Arma di Fanteria fu concessa
la Croce di Cavaliere nell'Ordine Militare di Savoia, sicché
tutti i suoi Reggimenti si onorano di fregiare le gloriose bandiere
dell'alta insegna, in aggiunta alle Medaglie al Valor Militare da
essi singolarmente guadagnate.
All'Arma dei Carabinieri Reali,
nonché a quella di Artiglieria e del Genio, fu concessa la
Medaglia d'Oro al Valor Militare; al Corpo Sanitario la Medaglia
d'Argento; a quella di Commissariato l'Encomio Solenne.
Solo l'Arma di Cavalleria, che
pure diede in guerra mirabile esempio di abnegazione e di sacrificio,
non ha finora ricevuto un analogo ambito riconoscimento.
In 41 mesi di lotta — e la
Maestà Vostra poté farne diretta constatazione per la
continua Augusta Sua presenza alla fronte di guerra —
quell'Arma prodigò le sue migliori energie. Combatté —
ove possibile — a cavallo, rinnovando le epiche gesta delle
prime guerre di Indipendenza; e là dove l'asprezza del terreno
o l'ostacolo delle difese passive non le consentì l'impeto
della carica, gareggiò appiedata col fante e col bombardiere.
Fornì ufficiali numerosi ai
Corpi di Fanteria, aviatori eroici alle ali tricolori, ufficiali e
gregari ai bombardieri, costituì reparti di mitraglieri: diede
contributo di sangue in ogni più duro cimento.
(segue...)
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