(segue) Italia e Russia
(30 settembre 1933)
[Inizio scritto]

      Il Patto a quattro ha dato all'Europa occidentale un periodo di respiro. Esso ha riequilibrato una situazione che tendeva a diventar minacciosa sino a determinare una guerra inevitabile. Il Patto ha fatto scomparire ogni idea di alleanze particolariste, ed ha portato le quattro Potenze dell'Europa occidentale ad una politica comune di pace per dieci anni.
      Non possiamo ignorare la potenzialità russa. Un popolo di 164 milioni deve essere valutato come Potenza mondiale. L'Italia ha riconosciuto il diritto della Russia ad avere il posto che le spetta. Ciò ha servito a due cose: a fissare il posto della Russia nel concerto delle Nazioni; a dare alla Russia la certezza che le Potenze occidentali non tramavano il suo isolamento.
      Qual'è lo scopo del Patto italo-sovietico? Di solito le Nazioni concludono trattati per il fatto che esse perseguono una politica comune, dalla quale vogliono riportare un dato beneficio. In primo luogo, fra l'Italia e la Russia sovietica non esiste una politica comune per il raggiungimento di fini estranei a quelli di amicizia generale, soprattutto sul terreno di collaborazione economica. Una invalicabile distanza separa noi e la Russia nelle teorie politiche, ma queste teorie riguardano soprattutto il Governo interno, nel quale l'Italia non intende ingerirsi, né s'ingerirà mai.
      Noi non abbiamo nessun programma di ostilità comune contro nessuna Nazione. Il Patto italo-sovietico è esplicito a questo riguardo, come è esplicito che nessuna delle parti contraenti ricorrerà alle armi per appoggiare quella Nazione che muovesse guerra ad una di noi. Ciascuna riconosce il diritto dell'altra di darsi quegli ordinamenti politici che crede più confacenti al proprio Paese, e nessuna si ingerirà negli affari interni dell'altra. Le sue grandi linee direttive sono rigorosamente demarcate nel non ricorso alle armi e nella collaborazione economica, e questi due principi creano fondamenta solide sulle quali le due Nazioni possano procedere con spirito di collaborazione amichevole. Anche molto importante è la dichiarata astensione da qualsiasi forma di guerra economica o commerciale contro una delle due parti contraenti.

(segue...)