(segue) La situazione economica
(26 maggio 1934)
[Inizio scritto]

      Magistratura civile, militare e cancellerie, 9233; gli insegnanti medi ed universitari di ruolo 12.939; non di ruolo 9145. I maestri elementari di ruolo 89.735, non di ruolo 4358.
      Impiegati civili: qui ci fermiamo un momento. Di ruolo: 52.718, non di ruolo 9799. Mettiamo dunque l'accento su questa cifra, la quale dimostra che la vera burocrazia dello Staio italiano, cioè gli impiegati civili che sono al centro ed alla periferia, sommano in totale a 52.000, dei quali soltanto 20.000 lavorano al centro.
      Gli ufficiali in servizio permanente effettivo sono 25.048, di complemento e richiamati 3636; sottufficiali 54.095, militi 75.241.
      Altra sosta. Qualcuno ha opinato che convenisse ridurre ulteriormente il numero dei Carabinieri Reali. Adagio! È vero che i Carabinieri Reali prima della guerra erano 30.000, ma allora l'Italia faceva 35.840.000 abitanti. Oggi ne ha 42.838.000. I Carabinieri dopo la guerra erano 60.000; li abbiamo portati a 45.000. Credo che questa sia una cifra che si potrebbe definire una cifra di regime, cioè bisogna lasciarla al numero di 45.000, e non aumentarla malgrado l'aumento che ci sarà nel totale della popolazione italiana.
      Gli operai dell'amministrazione militare sono 31.295, delle altre amministrazioni 5028. Non è finito, andiamo avanti. L'amministrazione dei Monopoli dello Stato ha 2293 unità di ruolo e poi 22.275 operai; l'Azienda autonoma della strada ha 245 unità del ruolo civile e 478 militi della strada.
      Altra sosta. La Milizia della strada si compone dunque di 478 unità, diconsi 478 unità.
      Poste e Telegrafi. Il personale di ruolo ha 25.000 unità, la Milizia Postale e Telefonica 350 unità; poi ci sono 1613 unità a contratto, 1206 non di ruolo.

(segue...)