(segue) La situazione economica
(26 maggio 1934)
[Inizio scritto]
I ricevitori postali, gli agenti
rurali e i procaccia postali, quelli che portano le lettere nei
villaggi, sono 28.582.
L'Azienda di Stato dei servizi
telefonici ha un personale ridottissimo, perché sin da 10 anni
or sono noi abbiamo dato le linee urbane alle società private.
Vi sono 639 unità a contratto e 437 avventizi.
Veniamo alle Ferrovie dello Stato.
Nel ruolo civile i ferrovieri sono 130.000. Ricordate che al momento
della Rivoluzione erano 240.000. La Milizia si compone di 4000 unità,
non 40.000; dico 4000. Poi c'è un personale non di ruolo: 2405
civili, 1261 Milizia.
Andiamo avanti. Personale
proveniente dal cessato regime austro-ungarico: 1607 unità
impiegati di ruolo, 693 operai non di ruolo: nell'amministrazione
monopoli di Stato 58 impiegati civili; nelle Poste e Telegrafi 1101
unità; nell'azienda foreste demaniali 4.
Personale in servizio di Colonia;
personale distaccato, impiegati di ruolo 675, militari 3973;
personale assunto dal Governo coloniale 4067 civili, 2605 operai;
personale militare indigeno: 6852 unità. Poi ci sono nella
magistratura civile gli insegnanti, gli impiegati civili e altri che
sono 5086 unità.
Riassumendo, i posti occupati al
1° ottobre 1933 erano 633.220; aggiungendo 4896 ufficiali delle
categorie in congedo si arriva a 638.000, come io vi avevo detto.
Vediamo le spese: personale in
servizio dell'amministrazione statale, comprese le aziende autonome,
7 miliardi; ufficiali delle categorie in congedo, 59 milioni;
personale in quiescenza 1.586.000.000; gli enti mantenuti con
concorso dello Stato, 79 milioni; totale 8.752.013.944.
Esamineremo ora la portata
dell'operazione. Ma prima di procedere a questo esame facciamo la
cronistoria degli stipendi dal 1922 al 1934.
(segue...)
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