(segue) La situazione economica
(26 maggio 1934)
[Inizio scritto]

      Non si sa, quando si è arrivati a quel traguardo, se le monete che corrono non prendano ancora la fuga! Questo è detto per coloro i quali credono d'uscire da queste difficoltà applicando quello che si chiama, con termine elegante, la teoria del disancoraggio della moneta dall'oro.
      D'altra parte, vi sono delle controprove. Il Belgio ha stabilizzato a 107: ci volevano 107 franchi per comprare una sterlina. Poi si accorse che aveva stabilizzato un po' troppo alto, ma soprattutto che non aveva consolidato i debiti fluttuanti, perché tutti coloro che avevano dei titoli consolidabili, ma non consolidati, si affrettarono a riscuoterli, ed allora si determinò una situazione non contenibile e si dovette salire a 175 franchi. Ciò non ha migliorato affatto la situazione.
      In Polonia si è avuto un primo disancoraggio, poi un ancoraggio, poi di nuovo un disancoraggio.
      Medesime difficoltà. La salute non viene applicando queste misure. La storia che è maestra (ma spesso gli uomini sono dei pessimi scolari!) (si ride, approvazioni)... la storia, che è maestra, è là ad attestare che tutte queste misure non possono dare che un sollievo momentaneo, passato il quale il male si riproduce più intensamente di prima.
      Ora vengo ad un argomento delicato. Quando non si esportano le merci, con che cosa si pagano le merci che dobbiamo importare?
      Poiché noi, delle merci, ne dobbiamo importare. Non facciamoci delle illusioni sull'autarchia. Tutte le Nazioni moderne, grazie allo sviluppo prodigioso delle scienze, possono tendere ad una certa autarchia. Ma noi, fino a prova contraria, avremo bisogno di importare combustibile liquido.
      Adesso stiamo frugando il nostro territorio per vedere se questo petrolio c'è. Se c'è, lo tireremo fuori; se non c'è ci metteremo il cuore in pace. Avremo fatto tutti i tentativi per vedere se la natura ci ha dato o non ci ha dato questa ricchezza.

(segue...)