(segue) La situazione economica
(26 maggio 1934)
[Inizio scritto]
Come si sono portate le categorie
dopo i provvedimenti del 14 aprile? Gli impiegati si sono portati
perfettamente. Non poteva essere diversamente, data la loro
disciplina e il loro senso del dovere.
Già vi ho detto che quelli
che hanno avuto una riduzione del 12 per cento sono settemila
soltanto; ma siccome sono i più alti, essi hanno più
degli altri chiara la coscienza delle necessità del momento.
I commercianti? Anche quelli hanno
funzionato.
Qui bisogna guardarsi dalla
demagogia.
Il commerciante ha una funzione
insostituibile, è l'anello di congiunzione fra produttore e
consumatore, e tutte le volte che si è cercato di toglierlo,
questo anello intermedio, non si è fatto che confusione e si
sono aumentate le spese.
Poi i commercianti italiani sono
abbastanza toccati e tutte le volte che c'è qualche cosa da
fare per le nostre opere, per i nostri bisogni, si va da questi
camerati, i quali rispondono con buona volontà.
Non bisogna esagerare l'episodio
singolo e portare ad esponenti di una situazione i tre macellai
riottosi di Ceccano. Perché i commercianti in Italia sapete
quanti sono? Sono 724.978.
E sapete quanti sono i grossisti
di generi alimentari? 31153.
E quanti i dettaglianti di generi
alimentari, ovverossia chiamati esercenti? 328.965.
Quindi se anche un'irrilevante
aliquota di costoro non ha marciato ed è stata punita, non si
deve inferirne che il grosso dell'esercito è rimasto immobile
sulle sue posizioni.
Proprietari di case. Avendo i
portatori dei titoli del Debito Pubblico subito una decurtazione del
30 per cento, era logico che anche i proprietari di case
contribuissero all'opera comune.
(segue...)
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