(segue) La razza bianca muore?
(4 settembre 1934)
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      Del resto, il secolo scorso ha smentito in pieno le teorie di Malthus secondo cui l'aumento della popolazione condurrebbe alla fame per la insufficienza delle provviste alimentari. Il mondo può sostenere una popolazione venti volte maggiore di quella attuale. Le risorse degli Stati Uniti d'America sono sufficienti per mantenere una popolazione quintupla di quella attuale. Il Canadà può dar da vivere a un numero venti volte maggiore degli odierni abitanti. Vaste zone del Sud America sono ancora quasi del tutto vergini; ve ne sono altre ancora in Africa, in Australia, persino in Europa e certamente anche in Asia.
      La crisi che ora sopportiamo non è una crisi di carestia, come ormai tutti sanno; è invece precisamente una crisi di sovrabbondanza dovuta in parte, come ebbi occasione di dire nel discorso che pronunziai alla Camera italiana il 26 maggio scorso, alla diminuzione della popolazione nei grandi Paesi industriali.
      Ciò che è ancor più deprimente è che i cosiddetti elementi intellettuali delle varie Nazioni non sono prolifici. Si accontentano di uno o due figli, quando non preferiscono addirittura di non averne. Se guardiamo alle statistiche dei diplomati nei vari grandi istituti universitari e scientifici ci accorgiamo che, in proporzione al loro notevole numero, gli intellettuali non si assumono che in ben scarsa misura la responsabilità di dare alla Nazione nuovi elementi che possano elevarne il livello intellettuale.
      Questo è il quadro: sulle misure da adottare, e soprattutto sui risultati delle medesime, si discute da secoli: ancora oggi c'è chi afferma e chi nega, ad esempio, l'efficacia delle leggi promulgate da Augusto. In un mio discorso ho detto che anche davanti a questo fenomeno terribile, delicato e per certi lati misterioso, la politica peggiore è quella liberale del «lasciar correre e lasciar fare». Nessun Governo, del resto, l'ha praticata. Oggi, molti Governi fanno una politica demografica. In Italia è dal 1926 che si fa questa politica. È troppo presto per giudicarne i risultati. Comunque per l'Italia come per gli altri Paesi abitati da popoli di razza bianca è una questione di vita o di morte.

(segue...)