(segue) Discorso agli operai di Milano
(6 ottobre 1934)
[Inizio scritto]

      Coloro i quali affermano che l'Italia ha delle mire aggressive e che vuole imporre una specie di protettorato su quella Repubblica o non sono al corrente dei fatti o mentiscono sapendo di mentire. (Applausi).
      Questo mi dà l'opportunità di affermare che non è concepibile lo sviluppo della storia europea senza la Germania, ma che è necessario che talune correnti e taluni circoli tedeschi non diano l'impressione che è la Germania che vuole estraniarsi dal corso della storia europea.
      I nostri rapporti con la Svizzera sono ottimi, e tali rimarranno non solo nei prossimi dieci anni, ma per un periodo che si può prevedere di gran lunga maggiore.
      Noi desideriamo soltanto che sia conservata e potenziata l'italianità del Canton Ticino (bene) e ciò non soltanto nell'interesse nostro, ma soprattutto nell'interesse e per l'avvenire della Repubblica Svizzera.
      Non vi è dubbio che da almeno un anno a questa parte i nostri rapporti con la Francia sono notevolmente migliorati. (Bene, applausi).
      Lasciatemi aprire una piccola parentesi: il vostro contegno davanti a questa esposizione è così finemente intelligente (applausi), che mi dimostra, e mi riprova, che mentre i metodi di lavoro della diplomazia devono essere riservati, si può benissimo parlare direttamente al popolo, quando si vogliano segnare le direttive della politica estera di un grande Paese come l'Italia. (Applausi scroscianti).
      L'atmosfera è migliorata e se raggiungeremo degli accordi, il che noi vivamente desideriamo, questo sarà molto utile e molto fecondo per i due Paesi e nell'interesse generale dell'Europa.
      Tutto ciò si vedrà tra la fine di ottobre ed i primi di novembre (commenti). Il miglioramento dei rapporti fra i popoli d'Europa è tanto più utile in quanto che la Conferenza del disarmo è fallita. (Risa, ovazioni intense).

(segue...)