(segue) Dichiarazioni contro la politica sanzionista alla Camera e al Senato
(7, 9 dicembre 1935)
[Inizio scritto]
I contatti di due esperti non
significano un negoziato e nemmeno la possibilità di un
negoziato, e, quando anche un negoziato si iniziasse, non è
detto che giungerebbe a felice e rapida conclusione.
Siamo stati anche pubblicamente
sollecitati di far conoscere le nostre esigenze inderogabili. Queste
sollecitazioni sono intempestive, perché sino dal 16 ottobre
le nostre proposizioni in materia furono fatte conoscere al Governo
francese.
Ma invece di concrete
conversazioni, sono venute le sanzioni contro un «aggressore»
che le popolazioni indigene aspettavano da lungo tempo (vive
acclamazioni; applausi) e alle quali ha portato i primi elementi
della civiltà.
Qualcuno ha creduto di mettere in
pace la sua coscienza, affermando che avevamo accettato le sanzioni
economiche. Ciò è insussistente. Nel mio discorso del 2
ottobre ho elevato una protesta anche contro il solo «parlare»
di sanzioni di qualsiasi specie, E quanto io dissi circa eventuali
sanzioni economiche e l'appello che io rivolsi non invano alle
inesauribili virtù del Popolo Italiano, avrebbero dovuto
servire, caso mai, agli amici quale giustificazione per respingere
ogni sanzione (vivissime acclamazioni) non quale alibi per
infliggerci ben quattro simultanei ordini di sanzioni. (Nuove
acclamazioni).
Le nostre controsanzioni sono
quindi non soltanto inevitabili, perché non possiamo importare
dal momento che ci è vietato di esportare, ma sono anche
logiche e assolutamente morali come legittima difesa. (Vivi
applausi).
Sarebbe tuttavia ingeneroso da
parte nostra non riconoscere che larghi strati del popolo francese e
la quasi totalità dei combattenti si sono schierati contro il
sanzionismo e le sue eccessive applicazioni. Né possiamo
ignorare le manifestazioni di protesta contro le sanzioni avvenute
nel Belgio e in circoli più o meno ufficiali di altri Paesi.
Ai Governi e ai Paesi che si sono schierati coraggiosamente contro
l'applicazione dell'art. 16 va la nostra presente e futura simpatia.
(Vivissimi prolungati applausi).
(segue...)
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