(segue) Dichiarazioni contro la politica sanzionista alla Camera e al Senato
(7, 9 dicembre 1935)
[Inizio scritto]

      Questo codice penale della Lega delle Nazioni, redatto quando era ancora cocente il ricordo della guerra, ha dunque soltanto un presente, agisce solo «oggi» solo contro l'Italia, esclusivamente contro l'Italia, colpevole di spezzare i ceppi agli schiavi in terre barbare, sulle quali trattati, diritti morali, sacrifici di sangue conferiscono all'Italia una indiscutibile e già riconosciuta priorità cinquantennale. (Vivissimi generali prolungati applausi).
      La pena di morte, per asfissia economica, decretata dagli umanitari di Ginevra, non fu mai irrogata prima del 1935, non sarà probabilmente mai più tentata e viene soltanto oggi inferta all'Italia, perché «povera di materie prime», il che mette a riparo dalle pene del codice ginevrino i popoli ricchi (acclamazioni generali e prolungate) armati delle loro ricchezze e delle maggiori armi che la ricchezza consente. (Nuovi applausi).
      Coloro che hanno messo in moto il più esplosivo congegno di guerra che la storia ricordi hanno sbagliato nei loro calcoli. Quando si è esaminato oltre Alpe — a tavolino — la maggiore o minore vulnerabilità dell'economia italiana, si è dimenticato, al di là delle cifre e degli schemi, di tener conto delle riserve materiali di ogni genere che una grande Nazione accumula lentamente e quasi inavvertitamente nel corso dei secoli, e soprattutto non si è tenuto conto dei valori dello spirito dell'Italia fascista (prolungati applausi), spirito che piegherà a qualunque costo la materia per trarne gli elementi necessari alla resistenza e alla riscossa. (Applausi).
      Ho l'impressione che si cominci a riconoscere l'errore compiuto quando — in base a principi astratti, formalisticamente interpretati, caso classico del summum jus summa iniuria — si è dilatato fino a fargli assumere il carattere di una crisi mondiale, uno di quei conflitti coloniali che altri Paesi, anche dopo la guerra, anche dopo la Società delle Nazioni, hanno risolto con l'impiego della forza. (Vive approvazioni).

(segue...)