“Il bello non può tardare...”
(23 marzo 1936)


      Nello stesso giorno, 23 marzo 1936-XIV, celebrandosi il XVII anniversario della fondazione dei Fasci, il Duce, dal balcone di Palazzo Venezia pronunziò poche vibranti parole ad un'imponente adunata di Camicie Nere e di Popolo. Sono parole che acquistano un valore storico, perché indicano la fede ferma e sicura con cui il Duce, seguito da tutto il Popolo Italiano, vedeva prossima la meta finale. Questa fede è stata una delle grandi leve della conquista e fondazione dell'Impero, e le parole del Duce giungevano sempre ad infonderla in tutte le vaste masse delle popolazioni.

      Diciassette anni or sono si riuniva a Milano un pugno di uomini reduci dalle trincee, col proposito fermo di liberare l'Italia dalle scorie che la intristivano.
      Questa operazione, almeno per quanto riguarda l'Italia, è pienamente riuscita.
      Quel che gli audaci pionieri vollero e noi abbiamo pertinacemente voluto, è oggi la volontà indomabile di tutto il Popolo Italiano.
      Non importa se oggi il cielo non è completamente sereno; io vi dico che il bello non può tardare e non tarderà.