“Al popolo italiano darò l'annuncio che voi attendete”
(4 maggio 1936)
Nella stessa
tornata del 4 maggio 1936-XIV, all'Assemblea fremente d'entusiastica
attesa — pochi minuti dopo la commemorazione di Re Fuad —
il Duce riprese la parola e pronunziò le seguenti parole:
Ho ordinato l'adunata generale
del Popolo Italiano.
Al Popolo Italiano darò
l'annuncio che voi attendete, e al Popolo Italiano, come il 2
ottobre, io parlerò.
Le parole del
Duce sono accolte da una prolungata vibrante acclamazione.
I deputati
scattano nuovamente in piedi, lanciando più volte il grido:
«Duce! Duce! Duce!». Egli saluta romanamente, e lascia il
banco del Governo, dirigendosi verso l'uscita dell'aula. Ma è
costretto a fermarsi per rispondere ancora all'appassionato saluto
dell'Assemblea e del pubblico. Nell'aula è ancora una volta
una sola vibrazione immensa e fragorosa. Dalle tribune gli applausi
scrosciano col rombo di una cascata.
Finalmente
Mussolini si allontana, sempre seguito da altissime acclamazioni e
dall'«A noi!» potente con cui l'Assemblea risponde al
«Saluto al Duce» ordinato dal Presidente della Camera, S.
E. Costanzo Ciano.
Il Presidente
quindi comunica che in segno di lutto per la morte di Re Fuad la
seduta è tolta e sarà ripresa domani.
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