Gli scambi con l'estero
(28 novembre 1936)


      L'Istituto nazionale fascista del commercio estero passa alle dipendenze del Sottosegretariato degli scambi: nuovi organi vengono creati e i serviti diversamente ripartiti. Il 28 novembre 1936-XV, insediandosi questi nuovi organi, il Commissario Governativo dell'Istituto on. Raffaele Riccardi, presenta al Duce la relazione sull'opera svolta, e il Sottosegretario agli scambi, S. E. Guarneri, accenna ai nuovi problemi da affrontare.

      Il Duce rivolge un elogio all'on. Raffaele Riccardi, e illustra brevemente le ragioni che hanno portato alla creazione del Sottosegretariato per gli scambi con l'estero ed all'insediamento in esso dell'Istituto per le esportazioni rilevando come sia stato raggiunto il risultato d'avere fermato ormai da sette mesi l'uscita dell'oro dalle riserve della Banca d'Italia.
      Si è toccato il limite massimo nella restrizione delle importazioni. Bisogna ora portarsi sopra una base, più vasta di scambi.
      Afferma che l'incremento delle esportazioni — affidato soprattutto agli sforzi delle categorie per il miglioramento qualitativo dei nostri prodotti — ed un più intenso ritmo di produzione sono alla base della solidità della moneta e di un più alto livello di vita delle masse lavoratrici, che rappresentano la grande maggioranza del popolo italiano.