Per la premiazione del concorso nazionale del grano
(6 dicembre 1936)
Roma, Teatro
Argentina: mattina del 6 dicembre 1936-XV.
Tutta l'Italia
dei campi è presente; il teatro è gremito e la piazza
antistante nereggia di folla. Per la prima volta, anche le forze
agricole dell'Impero sono rappresentate.
Il Duce
pronuncia il seguente discorso:
Camerati Agricoltori!
Chiamo qui raccolti in questa
solenne cerimonia a carattere nazionale e ormai tradizionale per
premiare i migliori tra voi, per additarli da Roma al plauso della
Nazione e per tracciare il bilancio agrario dell'anno solare che sta
per finire.
Bilancio che non è da
considerarsi brillante, perché il raccolto è stato
minore nei tre prodotti fondamentali dell'economia rurale italiana:
il grano, il vino, l'olio.
Il raccolto granario è
stato inferiore del 20% a quello del 1935, il raccolto dell'uva è
stato inferiore del 25%, quello delle ulive del 27%.
Sono andati viceversa
discretamente bene e molto bene altri prodotti dell'economia agricola
e precisamente c'è stato, in confronto del 1935, un aumento
nel raccolto del granoturco (20%), del riso (9%), dei fagiuoli (35%),
delle patate (18 %).
Di molto superiore a quella del
1935 e stata la produzione dei bozzoli e normale può dirsi il
raccolto delle bietole da zucchero.
Date le piogge, v'è stata
grande abbondanza di foraggi, il che ha permesso di ricostruire le
stalle e di migliorare i prezzi del bestiame e ciò è
stato di grande conforto per i contadini.
(segue...)
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