(segue) Nuova intervista al Daily Mail
(19 marzo 1937)
[Inizio scritto]
Ward Price chiede a questo punto
al Duce se malgrado il risentimento manifestato in Italia per
l'invito a Tafari Egli desideri mantenere stretti e cordiali rapporti
con la Gran Bretagna concorrendo alla restaurazione del Patto
occidentale.
Il Duce risponde:
L'invito a Tafari provocherà
l'assenza di una delegazione italiana dalle cerimonie della
incoronazione. Siamo molto spiacenti di ciò. Poiché si
afferma trattarsi di una manifestazione puramente formale, non dubito
che il nostro atteggiamento a sua volta non potrà non essere
compreso.
Per quanto riguarda Locarno e il
Patto occidentale l'Italia è pronta a fare il possibile per
giungere ad una conclusione e l'accordo potrà essere
facilitato dalla creazione dell'Asse Roma-Berlino. Questo Asse,
comunque, non è stato creato per provocare disordini in Europa
ma per imporvi la pace e l'ordine.
Per quanto riguarda i rapporti
commerciali italo-britannici, nessuno più di me è
convinto della benefica influenza che essi potranno provocare nelle
questioni politiche.
Gli scambi fra l'Inghilterra e
l'Italia erano considerevoli e possono essere riportati ad un
soddisfacente livello. Anche durante il periodo della campagna
sanzionista i turisti britannici in Italia vennero trattati con
cortesia e rispetto. Nessuna difficoltà sarà posta alla
cooperazione di ditte britanniche allo sviluppo del nostro Impero
dopo che le questioni politiche siano state sistemate.
L'Italia non ha mai accampato
intenzioni ostili verso la Francia e l'Inghilterra né oggi ne
nutre. La prova di ciò deve trovarsi nel fatto che abbiamo
conquistato il nostro Impero senza turbare o minacciare le colonie
francesi e britanniche.
Nel mio discorso, qui a Tripoli,
ho deplorato la campagna allarmistica imperniata sul mio viaggio in
Libia, ed ho affermato che essa non ha scopi occulti, o intenzioni
aggressive, mentre l'Italia desidera cooperare con le altre Potenze
nel Mediterraneo ed altrove. Ciò dovrebbe bastare per
rassicurare tutte le persone sensate.
(segue...)
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