(segue) Nuova intervista al Daily Mail
(19 marzo 1937)
[Inizio scritto]
Per quanto riguarda gli altri e
cioè gli antifascisti di professione, nulla vi è da
fare. Essi nutrono verso l'Italia quella meschina animosità
teologica, caratteristica delle sette religiose in declino. Essi
continueranno a considerare tutto ciò che è connesso
col Fascismo come un male diabolico: anche quella grande e splendida
strada che ora attraversa la Libia e che servirà a sviluppare
il traffico degli uomini e delle cose in tutto il nord Africa. E si
tratta di un avvenimento degno della civiltà europea che solo
il Fascismo con la sua fredda ed entusiastica tenacia avrebbe potuto
concepire e portare a termine in così breve tempo.
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